Recensione Gola profonda nel nuovo post a cura di Le Pornodive
Il cinema hard regala perle disseminate qua e là. Troppo spesso bistrattato, soprattutto dai benpensanti, offre, invece, spunti di riflessione e di valutazione particolarmente incisivi. Uno dei film che ha fatto la storia su questo fronte si chiama “Gola profonda”. È stata, in pratica, la prima rappresentazione cinematografica a luci rosse ad assumere una certa dimensione internazionale.
Il film porno mette in primo piano la trama rispetto alle scene rappresentate. Fattore insolito in questo tipo di circuito, ma che è un punto di forza sostanziale.
Dai giovani di oggi a quelli del passato. Tutti ricordano questo film. E, non a caso, appena si pensa a un film hard e la prima pellicola che viene in mente. Leggendo, si capirà il perché.
Indice dei contenuti
Gola profonda film trainante del cinema hard
Gola profonda è un film porno del 1972 ad opera di Linda Lovelace e Gerardo Damiano. Di produzione americana, rappresenta un po’ la pietra miliare di un certo modo di fare cinema a luci rosse.
Unisce il desiderio sessuale e perenne di una prostituta, per l’appunto Linda, alla sofferenza della protagonista legata ad una perenne insoddisfazione di fondo. In pratica, non riesce a raggiungere l’orgasmo. Oggi, magari, queste tematiche sono più ‘comuni’ ma bisogna pur sempre contestualizzare come, all’epoca, i tabù c’erano ed erano anche molto forti.
Tutto ciò la preoccupa a tal punto da rivolgersi ad uno specialista. Grazie a questo consulto la donna scopre di avere il clitoride nel punto sbagliato, vale a dire la bocca. Da qui nasce l’origine dell’espressione “gola profonda”.
Gola profonda nel contesto italiano
Questo film si colloca all’interno di un contesto storico e sociale italiano, relativamente agli anni ’70, dove c’era una certa propaganda oscurantista, soprattutto a livello mediatico, sul cinema porno. Da questo punto di vista rappresenta un’opera alquanto rivoluzionaria e che cambia sostanzialmente i costumi sociali dell’epoca. Il perbenismo e l’ipocrisia dilagante di quel periodo lasciano spazio ad una spensieratezza e incoscienza che non si erano mai visti. Senza dimenticare che, inoltre, c’erano alcuni termini che non si potevano perfino pronunciare. Insomma, se non si contestualizza bene non si capisce bene la portata rivoluzionaria di questo film.
La reazione in America di Gola profonda
La trama non è particolarmente avvincente, ma mette in chiaro che a contare non sono soltanto i contenuti proiettati ma anche ciò che ci gira loro intorno. Imprime una svolta vera e propria e strizza l’occhio al mondo femminista in auge.
A quei tempi i film porno americani venivano già proiettati, ma non sui canali ufficiali. Per Gola profonda fu diverso. La proiezione cambiò il modo di pensare degli americani su questo punto.
Da lì si estende ai cinema generalisti, scatenando le reazioni più disparate. Il pubblico, tuttavia, sembra apprezzare questa ostentazione del porno in maniera così evidente e naturale. Le performance erotiche della protagonista sono già entrate nella storia.
La diatriba tra Linda e il marito in Gola profonda
Dal punto di vista sociale, Gola profonda aprì il dibattito contro ogni forma di violenza e sfruttamento sessuale della donna. Diviene suo malgrado il simbolo della lotta del femminismo a cui prese parte la stessa protagonista Linda.
Questo film ha ricevuto diverse critiche e manifestazioni di dissenso e censura, anche e soprattutto a livello giuridico.
Questo perché giudicato osceno, ma alla fine lo stesso tribunale di New York rigettò le accuse di oscenità, smentendo, di fatto, le associazioni anti-pornografiche in questo senso.
Gola profonda in Italia e Gran Bretagna
In Gran Bretagna il film subisce addirittura forme di divieto assolute su visione e trasmissione all’interno del circuito mediatico. Questo divieto durò 10 anni. Anche in Italia la censura non mancava.
Alcune scene di sesso sono state tagliate a partire dal 1975, anno di uscita su suolo italiano. Fu grazie all’onda lunga del successo mediatico, nonostante tutto, ottenuto da quest’opera che il porno si allarga a macchia d’olio in Italia. Spuntano persino le prime sale cinematografiche esclusivamente a luci rosse.
I tempi, ormai, erano pronti per sdoganare il porno anche nella vita quotidiana.